impégno s. m. [der. di impegnare]. – 1. Obbligo, assunto nei riguardi di altre persone, con cui ci si impegna a fare, a consegnare, a corrispondere qualche cosa, a eseguire una prestazione, ecc.: assumere, prendere, contrarre un i.; avere un i., degli i.; ho dovuto rifiutare l’invito perché avevo già un precedente i.; spero di venire da te domani, ma avrei già un mezzo i.; essere libero da impegni; sciogliersi, liberarsi da un i.; senza impegno, quando si promette qualche cosa ma senza volersi obbligare, senza dare formale assicurazione di poter mantenere la promessa (oppure, senza sentirsi obbligato a fare qualcosa, e in partic. a fare acquisto: gli apparecchi si provano anche a domicilio, senza i. da parte del cliente); soddisfare gli o agli i. presi; mantenere, assolvere un i.; far fronte, mancare a un impegno. Nel linguaggio bancario, impegni a vista, gli obblighi delle banche di pagare a vista, cioè dietro semplice richiesta di depositanti o mutuatarî; in senso più ampio, impegni, anche nel linguaggio aziendale, il complesso dei debiti e delle passività. 2. a. Cura attenta e diligente, impiego di tutta la propria buona volontà e delle proprie forze nel fare qualche cosa: studiare, lavorare, scrivere con i.; mettersi con i. a una ricerca; giocare, lottare con i.; un affare d’i., serio, che richiede molto zelo. b. Più specificamente, adesione attiva di un intellettuale o di un artista, mediante la propria opera, ai problemi politici e sociali: i. politico (o, assolutam., impegno). 3. Nella tecnica, con riferimento a un motore, i. di potenza, lo stesso che potenza impegnata (v. impegnato). 4. In ostetricia, l’imbocco della «parte presentata» del feto (normalmente la testa) nel canale del parto. ◆ Dim. impegnùccio; pegg. impegnàccio.